L’intolleranza al lattosio si verifica in caso di deficienza dell’enzima lattasi, si manifesta cioè quando viene a mancare parzialmente o totalmente l’enzima in grado di scindere il lattosio (definita anche ipolattasia), il principale zucchero del latte (tra cui latte di mucca, di capra, di asina oltre che latte materno) presente anche in altri prodotti caseari o derivati del latte. Quasi la maggioranza degli zuccheri presenti nel latte (il 98%) infatti è costituita dal lattosio.
Dopo essere stato assunto con la dieta, il lattosio viene idrolizzato a livello del duodeno dalla lattasi (una beta-galattosidasi), presente sulle cellule della mucosa intestinale assorbente (gli enterociti della sommità dei villi intestinali), la cui funzione consiste nello scindere il lattosio nei suoi due zuccheri semplici: galattosio e glucosio, il primo è essenziale per la formazione delle strutture nervose nel bambino, il secondo rappresenta il substrato energetico primario dell’organismo.
In caso di carenza o mancanza totale di questo enzima, il lattosio non viene digerito e rimane nel lume intestinale (in particolare nell’intestino crasso) dove viene fermentato dalla flora batterica intestinale con conseguente richiamo di acqua e produzione per processo di fermentazione di gas (idrogeno, metano, anidride carbonica) e acidi grassi a catena corta.
La LATTASI compare già alla 23ma settimana di gestazione e la sua attività aumenta nel corso della gestazione fino a raggiungere il massimo alla nascita; resta massima per tutto il periodo in cui l’allattamento costituisce il nutrimento esclusivo del bambino. Dopo lo svezzamento inizia a decrescere con una riduzione progressiva geneticamente programmata, ma estremamente variabili da individuo a individuo, in età adulta. Proprio per questo l’età di esordio è variabile.
SINTOMATOLOGIA
Il quadro clinico che ne deriva è caratterizzato da dolori addominali di tipo crampiforme, meteorismo, distensione addominale, digestione lenta, stanchezza, pesantezza di stomaco, senso di gonfiore gastrico e diarrea, con feci poltacee, acquose, acide (ma in alcuni casi ci può essere anche stipsi) che insorgono da 1-2 ore a poche ore dopo l’ingestione di alimenti che contengono lattosio. Tuttavia tali sintomi non sono specifici: altri disordini, come la ipersensibilità alle proteine del latte, reazioni allergiche ad altri cibi o intolleranze ad altri glicidi possono causare sintomi simili.
Sintomi più comuni:
- Dolori addominali
- Stitichezza
- Nausea
- Mal di testa
- Gonfiore addominale
- Diarrea
- Stanchezza
- Eruzioni cutanee
- Meteorismo
- Flatulenza
La sintomatologia è differente da paziente a paziente, con manifestazioni di diversa entità ed importanza, a seconda del grado di carenza di produzione dell’enzima lattasi.
Inoltre l’insorgenza della sintomatologia è anche dipendente dal cibo associato, in quanto è legata alla velocità di svuotamento gastrico: se il lattosio si sposta rapidamente dallo stomaco ad un intestino con bassa attività lattasica, i sintomi saranno più evidenti. Quindi se il lattosio viene ingerito insieme a carboidrati (specie i carboidrati semplici) che aumentano la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi sono più probabili o più intensi, mentre se viene ingerito insieme a grassi che riducono la velocità di svuotamento gastrico i sintomi possono essere molto ridotti o addirittura assenti.
DISTRIBUZIONE
L’intolleranza al lattosio, frequente in Italia e generalmente ereditaria, è presente in più della metà della popolazione mondiale (circa il 70%), tuttavia varia in base all’etnia.
In Italia si stima circa il 50% della popolazione italiana, anche se non tutti i pazienti manifestano sintomi. L’incidenza a livello percentuale di intolleranza al lattosio varia significativamente a seconda delle zone, con maggiore presenza nel sud Italia e nelle Isole.
Negli Stati Uniti, la carenza di lattasi colpisce il 22% circa della popolazione adulta; in Europa la situazione è abbastanza variegata: nell’Europa meridionale i soggetti che presentano tale difetto sono circa il 70%, nell’Europa centrale la percentuale si aggira attorno al 30% mentre l’incidenza percentuale è decisamente minore nell’Europa settentrionale, si attesta infatti attorno al 5%.
(Fonte dei dati: EFSA, 2010 Scientific Opinion on lactose thresholds in lactose intolerance and galactosaemia)
Non vi sono particolari differenze di incidenza fra sesso maschile e femminile.
FORME DI INTOLLERANZA AL LATTOSIO
Esistono tre forme: congenita, genetica e acquisita.
La FORMA GENETICA (detta anche forma primaria) è generata dal deficit di produzione della lattasi. Si può manifestare nel bambino con lo svezzamento (a circa 2 anni di età) oppure più tardivamente nell’adulto dovuta alla riduzione progressiva della produzione della lattasi.
La FORMA ACQUISITA (detta anche forma secondaria) è invece secondaria ad altre patologie, acute (infiammazioni e infezioni dell’intestino come salmonellosi, colera, enteriti acute) o croniche intestinali (celiachia, morbo di Crohn, linfomi, enteriti attiniche, sindrome dell’intestino irritabile). Si tratta di una forma transitoria che si risolve nel momento in cui si ha la guarigione della malattia responsabile. Anche trattamenti antibiotici, chemioterapici o con radiazioni ionizzanti possono determinare ipolattasia, come conseguenza della loro tossicità sulla mucosa intestinale o di un’azione di inibizione diretta dell’attività lattasica.
C’è poi da segnalare una terza forma, molto rara, di origine genetica a insorgenza precoce (si manifesta sin dalla nascita, per questo è detta FORMA CONGENITA) con un’incapacità permanente di produrre la lattasi funzionale. Questa forma primaria congenita è dovuta a mutazioni non senso a carico del gene che codifica l’enzima lattasi, quindi una totale assenza di lattasi sin dalla nascita (il neonato sviluppa diarrea non appena nutrito con latte materno o formulato) e persiste tutta la vita.
GENETICA
Nel 90% dei casi l’intolleranza al lattosio è riconducibile in Europa (popolazione caucasica) a una variazione del DNA, un polimorfismo C/T nella posizione -13910, nel gene MCM6 che si trova a monte del gene della lattasi (LCT), nella sua regione regolatrice. Se la variazione è presente in entrambe le copie del gene (genotipo CC), può portare a una ridotta/mancanza espressione di questo enzima nei microvilli dell’intestino tenue, quindi a una carenza di lattasi. Questa ridotta espressione fa sì che con il passare degli anni il lattosio sia digerito sempre meno.
La trasmissione ereditaria di questo polimorfismo è autosomica recessiva, cioè solo chi ha entrambe le copie del gene mutate (omozigosi, genotipo CC) è intollerante.
In Europa circa il 15% delle persone ha il gene per la lattasi mutato in omozigosi, mentre il 45% è portatore di una sola copia del gene con il difetto (genotipo CT), e per questo l’enzima ha una attività normale.
Il gene della lattasi è localizzato sul cromosoma 2, ma non vi sono differenze nel DNA di individui con livelli di attività di lattasi alti o bassi; si evidenziano invece differenze nell’RNA messaggero (mRNA), indicando che la principale regolazione di questo enzima avviene durante la fase di translazione del codice genetico dal nucleo della cellula ai ribosomi citoplasmatici.
DIAGNOSI
Fare la diagnosi è importante per escludere dalla dieta in modo totale o parziale, a seconda della gravità e a seconda della forma, gli alimenti che contengono lattosio. Anche i farmaci, in cui il lattosio è presente come eccipiente, devono essere valutati con il medico per essere eventualmente sostituiti con farmaci analoghi ma senza lattosio.
Attenzione! Per maggiori informazioni sui test di diagnosi abbiamo dedicato un ciclo di approfondimenti dal titolo “Intollerante al lattosio? Sì ma diagnosticato!“
La diagnosi per intolleranza al lattosio si basa oggi su due principali metodiche: H2-Breath Test e Test genetico.
- Il test finora più diffuso è l’H2-Breath Test, definito il gold standard, valuta la presenza di idrogeno (H2) nell’espirato prima e dopo la somministrazione di 20-50 gr di lattosio (in genere 25 gr), prelevando almeno 6 campioni di aria ottenuti facendo soffiare il paziente in una sacca a intervalli regolari (ogni 30 minuti) per un tempo minimo di 3-4 ore.
In caso di malassorbimento di lattosio, dopo l’assunzione di quest’ultimo, in assenza della lattasi, nell’intestino si verificano processi di fermentazione con relativo aumento di produzione di idrogeno (H2), che viene assorbito in circolo ed eliminato attraverso i polmoni con il respiro.
Nell’intestino in condizioni di normalità si produce un quantitativo minimo di H2: un suo incremento nell’espirato, dopo assunzione di lattosio, dimostra un malassorbimento di varia entità, da lieve a moderato o grave. Nella diagnosi differenziale bisogna tenere presente le allergie alle proteine del cibo ed in particolare a quelle del latte e del grano, che possono mimare in parte l’intolleranza al lattosio, risultando così in falsi positivi.
Il H2-Breath Test viene effettuato dopo un digiuno di almeno 12 ore; nel mese precedente l’esame si deve sospendere l’assunzione di antibiotici e 15 giorni prima dell’esame non si devono assumere fermenti lattici e lassativi. La dieta della sera precedente l’esame prevede riso bollito non condito e carne o pesce ai ferri con condimento a base di olio, acqua non gassata e niente pane. La durata media del test è minimo di circa 3-4 ore; in questo lasso di tempo è possibile bere acqua, ma non è permesso né mangiare né fumare.
Il H2-Breath Test è un test non invasivo, ma può dare origine a falsi negativi se il paziente ha subito trattamenti antibiotici, o presenta disturbi gastrici, oppure dovuti ad alterazioni della flora intestinale capace di produrre idrogeno (10-15% dei casi). Un test positivo accerta la presenza di malassorbimento del lattosio, ma non discrimina se si tratti di una forma primaria dovuta a un deficit genetico di lattasi, o secondaria dovuta ad un’alterazione dell’integrità della parete intestinale conseguente a stati patologici.
Il H2-Breath Test ha buona sensibilità (circa 77,5%) ed una ottima specificità (circa 97,6%).
- Il Test Genetico, che analizza principalmente il polimorfismo C/T-13910, permette di definire la predisposizione all’intolleranza al lattosio studiando la composizione genetica, individuando quindi i soggetti che potrebbero manifestare un deficit enzimatico. Ciò consente di definire un comportamento alimentare e uno stile di vita adeguato e personalizzato nell’ottica di una medicina curativa e anche preventiva.
Il test genetico prevede l’impiego di un tampone buccale per il prelievo della mucosa orale (dalla parete interna della guancia), a partire dal 6° mese dopo la nascita. Il test permette di discriminare chi ha entrambe le copie sane del gene (T/T), chi ne ha solo una sana (T/C) e chi le ha entrambe mutate (C/C).
Il test genetico manifesta un’elevata sensibilità (97%) e specificità (95%). Essendo un test semplice e non invasivo, è di facile esecuzione anche nel bambino, in cui il Breath test può risultare difficile effettuarlo.
Un test positivo permette di discriminare se si tratta di una forma primaria o secondaria di intolleranza al lattosio.
E’ stato scientificamente dimostrato che in età adulta l’esito del Breath test e del test genetico coincide, quindi si può considerare il test genetico diagnostico quando effettuato in persone con sintomi evidenti e riconducibili a intolleranza al lattosio.
TERAPIA
L’unica terapia è l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti lattosio per un periodo definito o permanente a seconda della forma di intolleranza. Si parla infatti di “dieto-terapia”.
E’ necessaria attenersi in modo costante e ferreo alla dieta per permettere la remissione completa di tutti i sintomi e la ripresa della normale funzionalità intestinale (in caso con verifica mediante H2-Breath test di controllo).
Dopo un periodo variabile tra 3 e 9 mesi circa, in caso di intolleranza al lattosio secondaria transitoria, si reintroduce nella dieta bassi quantitativi di lattosio per poi accrescerli e valutare la reazione. Se intolleranti in forma primaria, quindi genetica, gli alimenti contenenti lattosio devono esclusi dalla dieta in modo permanente.
Dal momento che il lattosio viene spesso utilizzato dall’industria alimentare come conservante, addensante e stabilizzante, bisogna leggere attentamente sempre la composizione di tutti gli alimenti sopratutto se in scatola e surgelati, per evitare l’introduzione accidentale di quote di lattosio. Il lattosio non si trova solo nel latte e nei prodotto lattiero-caseari!
Anche molti farmaci (il lattosio è utilizzato in più del 20% dei farmaci che richiedono ricetta medica e in circa il 6% dei farmaci da banco) ed integratori alimentari contengono lattosio come eccipiente, compresi i granuli omeopatici.
Esistono in commercio vari tipi di integratori di lattasi, che non sono curativi, ma devono essere assunti poco prima dei pasti in cui si sospetta possa essere presente lattosio, introducendo così l’enzima mancante per neutralizzare o ridurre i sintomi (proporzionalmente ai quantitativi presunti).
Oggi esistono in commercio anche i Latti privi di lattosio (“delattosati”), perché trattati dall’industria alimentare o perché arricchiti di alcuni batteri come Lactobacillus acidophilus, in grado di digerire il lattosio.
Esiste un lungo elenco di formaggi, per lo più stagionati, dove la presenza del lattosio di per sé è ridotta se non addirittura assente, come Parmigiano Regiano, Grana Padano, provolone, pecorino e altri formaggi stagionati a pasta dura. Durante la stagionatura il lattosio viene fermentato dai batteri lattici utilizzati per la preparazione del formaggio e trasformato in acido lattico. Accettarsi sempre del contenuto residuo di lattosio di questi formaggi!
Non sono invece permessi formaggi freschi quali mozzarella, certosa, generalmente i formaggi molli dove il contenuto in lattosio è notevole.
Rinunciare indiscriminatamente a tutti i formaggi non è corretto, potrebbe portare ad un carenza di calcio nella dieta, con i rischi la cui insufficiente quantità nel sangue comporta.
Di seguito una lista generale di cosa poter mangiare. Si ricorda di leggere sempre le etichette di tutto ciò che si acquista per evitare errori accidentali.
- ALIMENTI DA ESCLUDERE: in cui il lattosio o suoi derivati è presente come ingrediente nella lista
Latte di pecora, capra, asina, bufala, vaccino
Formaggi freschi
Burro
Besciamella e altre salse fatte con panna o latte e derivati
Pane, grissini, crackers, fette biscottate con latte e/o derivati
Piatti di carne con aggiunta di panna o latte e derivati
Insaccati
Purea di patate
Biscotti con latte o burro, e derivati
Cioccolato al latte o parzialmente fondente
Creme di pasticceria
Torte o dolci in genere
Gelati
- ALIMENTI A RISCHIO: in cui il lattosio o suoi derivati può essere aggiunto
Hamburger, polpette
Salumi
Cereali per la colazione
Caramelle
Margarine miste
Ragù in scatola
Polenta
Ripieni di alimenti surgelati
Pasta ripiena
Gnocchi di patate
Salse in scatola
Dado da brodo
Frutta in scatola o surgelata
Cioccolato in polvere o solubile
Liquori dolci
Caffè solubile
Caffè al ginseng
- ALIMENTI PERMESSI: in cui il lattosio o suoi derivati non è naturalmente presente o rimosso industrialmente
Latte vaccino senza lattosio (“delattosato”)
Yogurt senza lattosio (“delattosato”)
Prodotti lattiero-caseari senza lattosio (“delattosati”)
Latte e derivati di origine 100% vegetale
Budini e gelati di origine 100% vegetale
Parmigiano reggiano DOP – Grana Padano DOP
Fette biscottate senza latte e derivati
Prosciutto crudo
Speck
Lardo
Salumi ed insaccati senza lattosio
Carni bianche, pollo, coniglio, tacchino
Carni di maiale, cavallo, manzo
Pesce fresco
Riso
Pasta secca
Frutta e verdura fresca
Tofu
INTOLLERANZA AL LATTOSIO E CARENZA DI CALCIO
Le persone con deficit di lattasi evitano latte e latticini, con conseguente possibile carenza di calcio e di vitamina D. I formaggi a pasta extra-dura, come il Parmigiano Reggiano DOP e il Grana Padano DOP, naturalmente senza lattosio e quelli a pasta dura, come emmental e groviera, con tracce di lattosio, in genere sono tollerati dagli intolleranti al lattosio. Nei formaggi stagionati il contenuto di lattosio diminuisce col progredire della stagionatura perciò possono essere assunti, assicurando un apporto adeguato di calcio.
Spinaci, radicchio, invidia, cavoli, broccoli, carciofi, fagioli, mandorle, nocciole, semi di sesamo, latte di soia fortificato e succhi di frutta al 100 per cento integrati con calcio sono buone fonti di calcio.
Leggere sempre bene le etichette di ogni prodotto alimentare che ci si accinge a comprare perché spesso non solo si utilizza il latte, ma il lattosio può essere comunque presente nei diversi ingredienti come additivo.
A cura di Dr.ssa Maria Sole Facioni, PhD
Bibliografia:
Di Stefano M et al. Scand J Gastroenterol. 2001
Campbell AK et al. Sci Prog. 2005
Di Stefano M et al. J Lab Clin Med. 2004
Enattah NS et al. Nature Genetics. 2002
Pohl D et al. J Nutrion. 2010
Marton A et al. Aliment Pharmacol Ther. 2012
Buongiorno, vorrei avere, se possibile, un parere circa i risultati del mio breath test:
Diagnosi
Test POSITIVO
Prestazione terapeutica / Esami strumentali
BREATH TEST PER LATTOSIO
Espirazione basale: 74 ppm
Espirazione dopo 30′: 95 ppm
Espirazione dopo 60′: 150 ppm
Espirazione dopo 90′: –
Espirazione dopo 120′: –
Espirazione dopo 150′: –
Dopo il test ho avuto problemi di dissenteria e dolori addominali per qualche giorno.
Dopo aver confrontato i miei valori con quelli di alcuni amici che avevano eseguito il medesimo test, ho notato che i miei erano nettamente più alti, tanto che il test stesso è stato interrotto alla seconda espirazione.
Significa che la mia intolleranza è più forte?
Grazie
Salve circa un anno fa ho fatto il breath test e sono risultata intollerante a lattosio. quando ho fatto il test però non mi era stato detto di non mangiare il pane il giorno prima, questo potrebbe aver condizionato il test? come prescritto dal medico biologo, ho eliminato i latticini per 3 settimane e poi ho iniziato a prendere il lactigest e il lactojoy (che differenza c’è tra di loro?) ma la situazione non è migliorata gran che, mi basta mangiare una fetta di torta senza l’enzima lattasi che sto malissimo..nausea, mal di pancia,mal di testa, stanchezza. Non sò più cosa fare. Grazie per la gentile attenzione
Salve, da più di un anno ho fatto il breath test mangiando il giorno prima riso e carne alla brace ma anche il pane, perchè al telefono quando ho prenotato il test, non mi era stato detto di non mangiarlo; il test è risultato positivo al terzo soffio il valore è arrivato a quasi 60 e stavo malissimo, con una nausea fortissima, infatti la dottoressa non ha voluto continuare il test. Ho eseguito per circa un mese una dieta priva di lattosio, ma non ho notato chissà quale giovamento, e poi come mi era stato consigliato,ho iniziato a prendere il lactigest e il lactojoy avendo dei leggeri miglioramenti. Ma mi basta uscire fuori e mangiare una fetta di torta che sto di nuovo malissimo. Volevo chiedere, il pane potrebbe aver sbilanciato l’esito del breath test? e il fatto di non aver risolto potrebbe anche dipendere dal fatto di non aver preso batteri lattici senza lattosio prima di iniziare la dieta? non mi sono stati consigliati e io non sò più come comportarmi! sto male anche quando mangio formaggi delattosati. Mi consigliate il test genetico? Grazie per la gentile attenzione
Buongiorno ho scoperto di essere intollerante al lattosio e quindi devo cambiare la pillola minesse xche contiene lattosio. Potreste indicarmene una duo senza lattosio? Grazie.
Gent.ma Cinzia, purtroppo ad oggi non esistono in commercio in Italia pillole anticoncezionali senza lattosio.
Grazie gentilissima.
Buonasera, a quanti anni si può fare il breath test? Io ho un bimbo di 5 anni che deve fare accertamenti, tra I quali appunto il breath test.
Cordiali saluti
Veronica
Gent.ma Veronica, in determinati ospedali/reparti pediatrici si può effettuare il breath test già ai 5 anni, viene ridotta la quantità di lattosio da assumere.
Saluti
Salve, ho scoperto da un paio di settimane di essere intollerante a latticini e lievito di birra, nonché anche pocho a grano, pomodori, patate e melanzane.ho completamente eliminato quei cibi ed i sintomi sembrano essersi attenuati ma qualche volta tornano più forti, come male di stomaco e feci liquide, è normale ?
Gent.mo Davide, per diagnosticare l’intolleranza al lattosio (non ai latticini) è necessario eseguire breath test e/o test genetico.
Saluti
“Circa il 50% della popolazione italiana” da dove è stato preso questo dato?
Gentile Mattia, il dato è stato ripreso dalla scientific opinion dell’EFSA del 2010.
Buonasera, ho 50 anni e di recente ho scoperto di essere intollerante al lattosio, un riconoscimento tardivo oltre ai noti problemi gastrointestinali che mi sono portato a presso da un anno puo’ aver generato una sorta di artrite con infiammazione su tendini ed articolazioni?
Ringrazio anticipatamente
Gent.mo Emanuele, è difficile stabilire questa correlazione. Chieda un parere al suo medico di fiducia.
Buongiorno sto allattando mio figlio di 3 mesi e mi hanno detto ke potrebbe essere intollerante al lattosio poiché non cresce molto ed ho trovato tracce di sangue nelle feci. Come devo comportarmi? Escudo tutti i derivati del latte dalla mia dieta? Posso mangiare il grana? Grazie
Gentile Lucia, potrebbe fargli fare un test genetico da saliva, Indica una predisposizione all’intolleranza al lattosio o nel caso specifico una intolleranza al lattosio congenita.
Per la sua dieta le consigliamo il parere di un nutrizionista esperto.
Il grana è naturalmente senza lattosio quindi idoneo all’alimentazione di un intollerante al lattosio. La dieta idonea è priva di lattosio, latte e derivati facendo particolare attenzione ai prodotti delattosati, preferendo quelli <0.01%.
Buongiorno! La settimana scorsa ho eseguito il breath test che è sempre risultato 0 . Il dottore ha detto che potrebbe essere un falso negativo consigliava quindi di eseguire il breath test per il lattulosio. Da sempre ho sintomi di gonfiore, flatulenza e stipsi molto raramente diarrea. Mi chiedo se data l’incertezza e non avendo per il momento deciso di fare il test consigliato è bene assumere ugualmente la lattasi prima di un pasto che contenga alimenti a base di lattosio. Grazie per l’attenzione.
Per adesso non è consigliato assumere la lattasi fino a che non ha una diagnosi certa.
Buongiorno, nel 2014 presso l’ospedale Niguarda di Milano, ho effettuato il breath test al lattosio con risultato “Soggetto intollerante al lattosio”. Non riesco però a capire i dati Come dose cumulativa assorbita a 120m ho un risultato di 9,9, mentre come dose cumulativa assorbita a 180m ho un risultato di 14,0. E’ quindi positivo? Sono indecisa se fare o meno il test genetico. Il mio grosso problema è il gonfiore addominale che non riesco a debellare. Grazie mille
Per poterle dare un’indicazione precisa è necessario avere l’unità di misura che accompagna il numero.
Salve,ho 17 anni sono intollerante al lattosio da circa due anni.Ho eseguito Breath test e test genetico dal qule è risultata un’intolleranza congenita permanente.Non riesco a consumare i delattosati quindi mangio solo cibi di soia e senza latte e derivati.Appena assumo del latte sto subito male essendo anche molto sensibile a livello gastrointestinale.Mi capita spesso di ingerire latte per sbaglio e di stare male dopo poco e si ripercuote anche nei giorni successivi.Se ingerisco latte come faccio ad evitare i sintomi ? Ci sta qualche farmaco che si puô prendere per non stare male ? Gli integratori di lattasi non mi fanno alcun effetto
Cosa mi consigliate ?
Vi ringrazio in anticipo
Saluti
Il consiglio ovviamente è quello di non assumere lattosio, latte e derivati. In caso di assunzione accidentale ci sono vari rimedi per gonfiori e dolori addominali che può trovare riportati in questi articoli scritti dalla nostra nutrizionista.
http://www.associazioneaili.it/rubrica-intolleranza-in-salute/
Per eventuali farmaci da assumere deve chiedere al suo medico.
gentilissimi,
ho eseguito il breath test dopo aver seguito tutte le indicazioni di dieta nelle settimane precedenti e il digiuno questi i risultati:
esito positivo
valore iniziale 5
prelievo finale dopo 180 minuti 73
in seguito al breath test ho avuto forti disturbi intestinali e senso di spossatezza e nausea per tutto il giorno.
il medico mi ha suggerito 1 mese senza assumere lattosio (quando mangio fuori devo utilizzare le lattasi)
ed in seguito a questo mese dovrei provare a reintrodurre tutti gli alimenti..
Da quanto mi ricordo ho sempre evitato il latte e gli alimenti che mi davano fastidi gastrointestinali, così in maniera istintiva..
quando era neonata (37 anni fa) mia madre non mi ha potuto alimentare nè con latte materno nè con il latte in polvere per i bambini, perché non lo digerivo, all’epoca il pediatra le aveva consigliato di darmi il latte vaccino (del supermercato) e farlo bollire per 1 ora..
come mi consigliate di comportarmi adesso?
che dieta dovrei seguire?
grazie,
V.
Gentile Valeria, dato l’esito del suo breath test e la sua “storia clinica” è altamente probabile che la sua intolleranza sia permanente e non transitoria quindi la reintroduzione degli alimenti con lattosio possono causare di nuovo i sintomi. Inoltre 1 mese è un periodo troppo limitato.
Buona sera
ho effettuato il breath test al lattosio e volevo chiedervi cosa ne pensate, i valori sono:
0 min – 3
30 min – 5
60 min – 41
90 min – 78
120 min – 84
150 min – 103
180 min – 127
possibile siano così alti?? è un’intolleranza grave?
Gentile Ciro, sono valori abbastanza elevati, ma non si può definire un’intolleranza lieve, media, o grave perché dipende molto dai sintomi riscontrati durante il test.
mia figlia ha fatto il test di intolleranza alimentare è risultato un valore alto al latte vaccino. fino ad adesso non ha mai avuto problemi digestivi consumando cibi contenente latte , ha solo una eruzione cutanea nella parte inguinale da piu’ di un anno.
puo’ succedere che l’intolleranza dia questi effetti?
grazie
Salve..la mia bambina di 5 anni ultimanente defeca spesso anche 4 volte al giorno no compresa la notte,volevo sapere se poteva trattarsi di intolleranza al lattosio..grazie
Gentile Floriana,
essendo un sintomo tipico di diverse intolleranze, tra cui l’intolleranza al lattosio e la celiachia, è necessario indagare con esami specifici. Chieda consiglio al suo pediatra.
Ho inviato la copia del test ieri all’indirizzo consigliato nel post precedente
Grazie le rispondiamo alla mail.
Buongiorno, io ho effettuato il breath test per il lattosio circa un anno fa risultando positiva anche se non mi è stato detto in che grado perché il valore si è impennato solo all’ultima misurazione. Subito dopo ho iniziato la dieta ferrea per un mese e poi ho reintrodotto pian piano vari formaggi stagionati e alimenti delattosati che ora consumo abitualmente. Ho eseguito il test perché soffrivo periodicamente di forti crampi addominali, diarrea, gonfiore e nausea, la dieta però non ha apportato i benefici sperati. O meglio, le scariche immediatamente successive all’assunzione dei prodotti con elevate quantità di lattosio ovviamente sono cessate ma tutti gli altri sintomi no, al contrario col passare del tempo si sono acutizzati sempre più. Oggi i dolori addominali sono ancora più frequenti e non di rado non mi lasciano neanche riposare la notte, l’intensità delle fitte non è peggiorata ma il fatto che siano presenti bene o male costantemente mi sta demoralizzando non poco. Ho fatto tantissimi accertamenti per paura di avere qualche problema più serio ma non è stato riscontrato nulla. Casualmente mi sono resa conto che la pillola anticoncezionale che assumo da ormai 4 anni e mezzo contiene come eccipiente il lattosio (su internet c’è scritto circa 60 mg per compressa). Dal momento che sul bugiardino viene suggerito di chiedere un parere al medico in caso di intolleranza già accertata mi viene un dubbio: non è che non mi sono mai veramente disintossicata ma anzi sto accumulando lattosio giorno dopo giorno? Inoltre negli ultimi mesi mi è capitato alcune volte di assumere mozzarelle e un formaggio contenenti lattosio perché convinta fossero delattosati; non ho assunto la pastiglia per integrare l’enzima e ho avuto naturalmente diarrea e tanto gonfiore, sarebbe consigliabile fare un altro periodo di dieta? Purtroppo sono una studentessa fuori sede e mi è impossibile andare dal medico prima di questa estate, spero che nel frattempo possiate chiarirmi un po’ la situazione. Scusate le mille domande.
Vi rigrazio
Buongiorno , no durante il test e dopo non ho avuto nessun sintomo. Nel breath test invece non vedo la voce indicante il valore basale, quindi non so dove ricavarlo oltre i dati espressi nel test, forse la soglia? cioè 20? ci sono altri dati come risultato POSITIVO valori normali NEGATIVO.
Gentile Giuseppe,
se preferisce può mandarci una foto del suo referto all’indirizzo mail info@associazioneaili.it in modo da esserle più di aiuto.
Buongiorno, vi scrivo per chiedervi un’informazione. Nel contesto di una dieta dimagrante la mia nutrizionista, molto scrupolosamente, ha voluto indagare su alcune intolleranze (lattosio, nickel e glutine) e un esame genetico su prelievo del sangue ha evidenziato un’intolleranza al lattosio. Io però non ho mai avuto sintomi particolari… al massimo un po’ di gonfiore, ma nulla di fastidioso nè doloroso. Ora mi chiedo: che succede se continuo ad assumere alimenti contenenti lattosio? Corro qualche rischio per la mia salute? Vi ringrazio per ogni chiarimento che vorrete darmi.
Gentile Sabrina,
il test genetico “positivo” per intolleranza al lattosio eseguito in assenza di sintomi indica una predisposizione genetica a sviluppare tale intolleranza. E’ importante associarlo ai sintomi per essere indicativo di tale intolleranza e non solo di predisposizione. Potrebbe essere che quella piccola parte di enzima lattasi attivo le è sufficiente a digerire gli alimenti contenenti lattosio che lei assume nella sua dieta. Solitamente in questi casi la persona non è un consumatore assiduo di prodotti con lattosio e/o latte e derivati.
Buonasera, vorrei un parere sui dati ottenuti, in quanto non riesco ancora a migliorare la mia situazione , in quanto da alcuni mesi ho interrotto l’assunzione di qualunque latticino , tranne gli alimenti con la dicitura “potrebbe contenere tracce di latte etc”. RISULTATI: breath test
30- 0
60- 6
90-31
120-33
150-34
180-41
210-47
Mentre lo screening molecolare per int al lattosio ha evidenziato:Materiale= sangue Tecnica di studio= Amplificazione simultanea della regione geneticaseguita da ibridazione non invasiva su striscia. Accertamento della presenza di 2 mutazioni localizzate a monte del genelattasi(-13910TC 22018 AG. RISULTATO: l’assetto genetico è associato a ipolattasia primaria.
Gentile Giuseppe,
per poterle rispondere in modo completo avremmo bisogno di sapere il valore basale del suo breath test e se ha avuto sintomi durante o subito dopo l’esecuzione del test. Lo screening molecolare dice che lei è predisposto geneticamente all’intolleranza al latttosio. Se ci fornisce queste informazione possiamo esserle di aiuto anche su cosa fare dopo la diagnosi, già di per sè positiva.
Salve, sono in attesa di effettuare il breath test al lattosio, nel frattempo ho tolto il lattosio da circa 20 giorni, in questo periodo mi si sono gonfiati parecchio stomaco e pancia, volevo sapere se è normale e se si sgonfieranno.
Grazie lo stesso
Salve,mio figlio MANUEL 12 anni…da circa un anno e mezzo presenta dolori allo stomaco….addome….crampi….nausea…questi sintomi hanno durata di qualche giorno dal mattino alla sera in maniera intermittente,acuta e non….a volte anche di notte….RISULTA POSITIVO, A NOVEMBRE 2016,al prlievo della ghiandola salivare….a lattosio e glutine.
HANNO FATTO ELIMINARE LATTOSIO….MA i disturbi sono comparsi nuovamente a distanza di un mese e mezzo dall inizio della disintossicazione….,altri 5/6 giorniper poi sparire come sempre .SI E PARLATO DI “ACCUMOLO”…qui chiedo se fosse possibile che a MANUEL DIANO DISTURBO ANKE I PRODOTTI DELATTOSATI…CHE CONTENGONO LO 0,01gr di lattosio….prima di dubitare ad accumolo di glutine….grazie.
Gentile Evelin,
è possibile che suo figlio non sia ancora disintossicato bene. Il periodo di disintossicazione può variare da 3 a 6 mesi, durante il quale è consigliato limitare anche i prodotti delattosati, almeno all’inizio. I fermenti lattici senza lattosio sono di aiuto in questo periodo.
Buongiorno,
oggi ho trovato una informazione su facebook e volevo sapere se era corretta. Prendendo un “normale” formaggio confezionato, non delattosato, che riporti la tabella nutrizionale, guardando la voce carboidrati .. di cui zuccheri.. il valore indicato nel di cui zuccheri riporta la quantità di lattosio presente. E’ corretto? Se troviamo scritto 0 possiamo mangiarlo tranquillamente?
Grazie mille e buona giornata
Gentile Deborah,
la dicitura “carboidrati 0 di cui zuccheri 0” non comprende il valore decimale dopo la virgola (ad esempio 0.5, 0.1, 0.01, ecc.) quindi potrebbe contenerne una quantità tale da poterle creare sintomi dovuti alla non digestione del lattosio. Di particolare attenzione sono i prodotti lattiero-caseari i quali sono naturalente privi di lattosio grazie al loro processo produttivo.
Salve volevo chiedervi se è possibile che l’intolleranza dia anche produzione di catarro. Mi spiego meglio mio figlio 11 anni fa lezioni di canto, la maestra mi dice che alcuni giorni non ha la voce pulita ma che ha del catarro secondo lei potrebbe essere dovuto ad una intolleranza al lattosio. Vi ringrazio
Salve Serena, la produzione di catarro non è il sintomo principale di intolleranza al lattosio, i sintomi coinvolgono principalmente il tratto gastrointestinale. Potrebbe creare reflusso gastrico però è necessario fare degli accertamenti e consultare il proprio medico.
Salve ….Due giorni fa ho avuto il risultato del test PCR REVERS DOT.BLOT e vorrei chiarimenti sulle diciture in basso.
LCT (-13910T) Omozigote Mutante (MUT) Il gene indagato è mutato su entrambi i cromosomi. Profilo genetico recante specifica mutazione
LCT (-22018A-) Eterozigote (HET) Il gene indagato può essere mutato su un cromosoma e normale sull’altro-
Cordiali Saluti
Giovanni Vitale
Gentile Giovanni, il suo test genetico risulta associato a intolleranza al lattosio. Se presenta sintomi in conseguenza all’assunzione di alimenti contengono lattosio, il test genetico risulta essere diagnostico. La variante associata a intolleranza al lattosio si trova in posizione -13910, gene LCT e si presenta in due copie C/C.
La preparazione per il breath test dell’Ospedale dove mi sono rivolto prevedeva nei 7 giorni precedenti le seguenti disposizioni: EVITARE ANTIBIOTICI, FERMENTI LATTICI, YOGURT, LASSATIVI mentre nel giorno precedente ASSUMERE SOLO I SEGUENTI ALIMENTI: TÈ, RISO BOLLITO, GALLETTE DI RISO, CARNE E PESCE BOLLITI O AI FERRI, ACQUA NATURALE.
DALLE 21:00 DIGIUNO (È PERMESSO BERE ACQUA NATURALE), ASTENSIONE DAL FUMO E DALL’ ATTIVITÀ FISICA.
La mattina dell’esame DIGIUNO
ASTENSIONE DAL FUMO
ASTENSIONE DALL’ATTIVITÀ FISICA
LAVARE ACCURATAMENTE I DENTI E SUCCESSIVAMENTE ESEGUIRE PULIZIA DEL CAVO ORALE CON COLLUTTORIO
E’ PERMESSO BERE ACQUA NATURALE-
Ho seguito alla lettera queste linee guida.
Un conoscente gastroenterologo, dopo aver visto i valori del mio test, sostiene che non vi sia positività in quanto su 8 prelievi non ho mai superato il valore 20 (valore limite).Sono un po’ confuso ora. Inoltre l’ospedale mi ha consigliato una visita allergologica e non gastroenterologica. In questi casi quale delle due visite sarebbe consigliato fare? Seguirò comunque i vostri consigli e proverò a fare per almeno un periodo di 15 giorni una dieta che escluda completamente il lattosio. Grazie per il vostro aiuto. Un cordiale saluto
Gentile Manuel, ha eseguito perfettamente tutta la preparazione. Anche per la nostra esperienza è azzardato ritenere il suo esito positivo. Sicuramente fare ulteriori indagini e visite la possono aiutare a capire la causa dei suoi sintomi come l’esclusione del lattosio per almeno 15gg. Rimaniamo a disposizione, cordiali saluti.
buonasera, ho appena ricevuto il risultato del Brearth test, valore basale 9, in seguito 8,9,9,14,29,32. Vengo quindi considerato positivo. La domanda : sono stato operato nel 2008 causa diverticolite, con asportazione di tratto del colon. la intolleranza al lattosio che mi viene riscontrata puo derivare anche dalla operazione a cui mi sono dovuto sottoporre? aggiungo che ho frequenti episodi di diarrea, gonfiore e flatulenza , piu accentuati in periodi di particolare stress. Ringrazio per la risposta
angelo
Gentile Angelo, il valore massimo riscontrato è 32 a cui va sottratto il valore basale, se non è già stato fatto. Il suo esito “leggermente positivo” (consideri che la soglia è 20 ppm) può essere dovuto all’operazione che ha eseguito, questo tipo di interventi sono una causa di intolleranza al lattosio, in genere transitoria. Rimaniamo a disposizione, cordiali saluti.
Riprendendo il mio ultimo messaggio qui inserito, posso chiedere come mai dal breath test sono emersi risultati molto bassi e quindi negativi nelle 7 soffiate, mentre nell’ultima il valore di H2 si è impennato fino ad arrivare a 20? Vi è una spiegazione? vuol dire che la fermentazione nel mio caso avviene in maniera molto lenta? Dato che i valori nelle prime sette soffiate sono stati davvero molto bassi e dato che ho raggiunto la positività di 20 solo all’ultima, è consigliato ripetere il test? grazie e scusate per le tante domande.
Gentile Manuel, il manifestarsi del sintomo dipende da diversi fattori come la velocità di svuotamento gastrico e dalla velocità di transito intestinale. Questi fattori possono influenzare il tempo con cui si incrementa la quantità di idrogeno. Lei aveva eseguito la dieta e tutte le linee guida il giorno precedente l’esame? Può comunque provare a fare 15 gg di dieta rigida senza lattosio e vedere se ha miglioramenti.
Buonasera, sono fresco di breath test il quale ha dato i seguenti risultati, dopo aver assunto 20 grammi di lattosio:
0 0 0
1 30 1
2 60 2
3 90 3
4 120 2
5 150 3
6 180 4
7 210 9
8 240 20
Dopo l’ultima soffiata l’infermiera mi ha detto che il mio risultato era molto in bilico e quindi mi ha fatto soffiare una nona volta risultando 20 come H2. Mi hanno quindi scritto “positivo”. Vorrei chiedere come mai i miei valori erano così bassi fino all’ultima soffiata per poi impennarsi ahimè con l’ultima. Vi è una spiegazione? stando a questi valori potrebbe sembrare che la mia intolleranza al lattosio sia lieve, ma credo che una volta che si è positivi non sia possibile capire se in forma più o meno grave. E’ corretto? Grazie
Gentile Manuel,
Il test si ritiene positivo con valore uguale o superiore a 20 ppm però il suo valore massimo è proprio al limite della soglia. È strettamente necessario valutare anche la sua storia clinica e i sintomi che si sono presentati durante e dopo il test per commentare l’esito del suo test.
Buongiorno,
vi scrivo in quanto ho effettuato i test genetici con i seguenti risultati:
Polimorfismo -13910 T/C: Presente in OMOZIGOSI
Polimorfismo -22018 A/G: Presente in OMOZIGOSI
L’analisi di sequenza del polimorfismo -13910 T/C del gene della lattasi (LCT) ha
evidenziato la presenza di due copie dell’allele C (genotipo C/C).
L’analisi di sequenza del polimorfismo -22018 A/G del gene della lattasi (LCT) ha
evidenziato la presenza di due copie dell’allele G (genotipo G/G).
In base a quanto riportato, sono quindi intollerante al lattosio? Il refarto mi invita semplicemente a consultare un nutrizionista.
Grazie
Cordiali Saluti
Buongiorno,
L’esito del test indica che il suo genotipo è predisposto per intolleranza al lattosio, ma per essere considerato diagnostico è necessario conoscere la sua storia clinica e valutare i sintomi che si manifestano all’assunzione di lattosio.
Rimaniamo a disposizione
Cordiali saluti
Buongiorno, un mese fa sono risultata positiva al breath test , dopo anni di dolori, stipsi , problemi gastrici, colonscopia e vari farmaci prescritti ( Nemmeno il gastroenterologo mi ha prescritto il test ma solo farmaci x crampi; ho dovuto insistere io con la mia dottoressa x la prescrizione). Ora sto molto meglio avendo eliminato il lattosio ma chiedo ,se volessi fare anche il test genetico per sapere se in futuro posso reintrodurre o meno il lattosio, a chi devo Rivolgermi? )la mia dottoressa mi dice che non è prevista questa prescrizione da parte del medico di base.
Un saluto e grazie per le preziose informazioni del vostro sito
Loredana
Buonasera,
venerdì ho effettuato il test genetico intolleranza al lattosio, con risultato CC-13910 LNP.
Vedendo che corrisponde alla completa intolleranza genetica al lattosio, l’azienda alla quale mi sono rivolto per le analisi, mi
ha anche rilasciato un foglio con la presentazione della Vs. associazione.
Vorrei sapere se questo risultato è sicuramente corretto, oppure se conviene fare altri accertamenti per verificare altro.
In attesa di Vs. Risposta
Cordiali Saluti
Tommaso
Gentile Tommaso, il test che le hai ha effettuato è scientificamente attendibile. Lei presentava sintomi?
Il test che ho eseguito è H2 p.p.m
Buongiorno, una settimana fa ho fatto le analisi del lattosio e sono risultate negative. Mi domando come questa cosa sia possibile dal momento che un 15 giorni fa sono stata malissimo con crampi addominali e diarrea, finita per giunta al pronto soccorso ed eliminando tutti gli alimenti che contenevano lattosio (dai formaggio agli insaccati) mi sono ripresa e sto bene. Possibile che sia un falso negativo? Perché non mi capacito di questa cosa… Grazie attendo risposata
Quale test ha eseguito?
Salve sono Roberta.. ecco i miei esiti:
Basale 0
Min60 45
Min 120 45
Min 150 53
Min180 39
Min 220 42
Min 240 43
Valore soglia 53
Incremento DOB 52 ppmh2
Come mi devo comportare? Che livello di intolleranza è? Scusate ma sono appena entrata in questo mondo e non so se mi servirà una cura o se basterà l’astinenza?
Non esistono valori standard per cui è possibile definire l’intolleranza al lattosio lieve, moderata o grave. Sicuramente sono da valutare i sintomi che si sono manifestati durante il test e la sua storia clinica, soprattutto per capire che a cosa sia dovuto il suo malassorbimento di lattosio. E’ necessario seguire un periodo di disintossicazione in cui eliminare i prodotti contenenti lattosio e derivati e limitare anche i prodotti delattosati. E’ consigliabile assumere fermenti lattici senza lattosio.
Buonasera, una settimana fa ho fatto il breath test per l’intolleranza al lattosio ed è risultato positivo. Riporto in seguito i risultati:
Basale ppm 65
60 min 55 ppm
120 min 73ppm
180 min 83 ppm
Intolleranza al lattosio valore soglia ottenuta 75 ppm
Ho escluso i latticini dalla mia dieta, ma non vedo molti miglioramenti..e poi, come mai ho un valore basale così alto nonostante abbia seguito scrupolosamente le indicazioni prima di fare il test. Potrebbe trattarsi di sibo?
Cordiali saluti.
Buongiorno Laura, il valore basale è troppo alto e non si può concludere con la sola diagnosi di intolleranza al lattosio (non capisco il valore di 75 ppm come è stato calcolato, solitamente si deve fare valore massimo-valore basale). Una positività precoce può indicare una SIBO ovvero “Sindrome da sovracrescita batterica nel tenue”, dovuta alla fermentazione precoce da parte dei batteri del tenue. Chieda al suo medico e gastroenterologo maggiori informazioni. L’esito del Breath test è necessario interpretarlo bene, associandolo ai sintomi e alla storia clinica del paziente.
Buongiorno,
a partire da inizio agosto ho cominciato ad avere problemi allo stomaco, alcuni dei quali coincidono con quelli descritti nell’articolo, il medico di base ha deciso di prescrivermi un breath test e i risultati dicono questo:
Valore H2 ppm 0 minuti basale: 4 Valore H2 ppm 180 min: 22
mentre invece l’altro valore sul grafico (CH4 ppm) è aumentato leggermente alla prima misurazione fatta dopo 30 minuti dall’assunzione della soluzione contenete lattosio, poi è rimasta invariata nelle restanti 5 misurazioni.
Il foglio poi dice “Non aumento dell’idrogeno + metano nell’aria espirata significativo di malassorbimento del lattosio (per una dose di 20 g di lattosio)” però non mi viene spiegato quanto è forte la mia intolleranza, mi consigliate di farmi prescrivere anche il test genetico per avere conferma di aver acquisito questa intolleranza? E da quale professionista dovrei andare per ottenere informazioni più dettagliate sul mio caso, da un gastroenterologo, nutrizionista o altro? Grazie per i vostri chiarimenti
Gentile Marco, il suo esito de breath test è negativo. Il valore massimo si calcola facendo la sottrazione del valore basale da quello massimo. Quindi 22-4= 18. Un test si ritiene positivo con valore assoluto sopra 20 ppm.
Potrebbe essere che i suoi sintomi possano derivare da altre cause. Ricordiamo che è molto importante l’anamnesi del paziente per capire e fare una diagnosi.
Buongiorno a tutti, io sono intollerante al lattosio da sempre sebbene abbia realizzato da qualche anno che la colite specifica e il colon irritabile che mi avevano attribuito fossero trattabile con la semplice esclusione del lattosio dalla dieta! Non ho mai fatto dei test specifici ma la clinica parla chiaro e senza assume latticini non ho più disturbi di alcun genere e sono molto più attiva!!!
Volevo chiedere se tra gli alimenti permessi vi è anche il gorgonzola che adoro e che credo non contenga lattosio vista la presenza di muffe che lo digeriscono, le risulta?
Buongiorno, potrebbe fare il teste genetico, rapido e non invasivo, per avere una riposta certa e attendibile. Il gorgonzola è a ridotto contenuto di lattosio ma attenzione a quelli che contengono aggiunte come mascarpone. La tollerabilità del gorgonzola è abbastanza soggetiva, alcune persone lo tollerano altre no.
Salve da circa 1 anno sto avendo problemi di stomaco, gonfiore, crampi, nausea ed a volte digestione lenta o difficoltosa. Dalla gastroscopia è uscito un gastrite cronica superificiale ed esofagite lieve. Sto assumendo IPP da un pò di tempo (pantorc 40) ed i sintomi erano migliorati per poi ripresentarsi dopo la sospensione. Il gastroenterologo mi ha detto che soffro della MRGE e mi ha prescirtto una nuova cura con LUCEN, fermenti lattici e ESOOX ONE.
Quello che mi chiedo, è possibile che ci sia un’intolleranza al lattosio? I sintomi a carico dello stomaco che ho descritto sono riconducibili o si tratta effettivamente della MRGE?
grazie
Gentile Francesco, i sintomi da lei descritti sono riconducibili a MRGE però sono in parte sovrapponibili anche a quelli di intolleranza al lattosio. L’unico modo per escludere è fare un test specifico per intolleranza al lattosio come breath test, però attenzione che i farmaci che sta assumento possono alterare al test, deve sospenderli per 7-15gg prima del test.
dimenticavo di aggiungere che ho precedentemente escluso con analisi specifiche eseguite sempre sotto la guida del gastroeneterologo altre intolleranze ed allergie, tra cui al glutine e ad altri tipi di cibi.
Salve, io soffro di nausea, vomito, dolori addominali, stitichezza e feci caprine da ormai 7 anni, con un’escalation che in una fase intermedia della malattia ha portato anche ad esofagite.
Questi sintomi compaiono sistematicamente in seguito ad assunzione di carboidrati, specialmente raffinati, e cibi contenenti saccarosio.
Su indicazione del gastroeneterologo ho eseguito il breath test al lattosio (durante il quale non ho avvertito nessun sintomo), risultato POSITIVO,
e poi anche il breath test al glucosio per alterazioni della flora batterica intestinale (durante il quale sono stato male ed ho avvertito molti dei sintomi caratteristici del mio disturbo, tra cui nausea, flatulenza, gonfiore, dolori addominali, anche nei giorni successivi), risultato però NEGATIVO.
Questa sintomatologia rientra nella norma oppure è opportuno che io ripeta i test presso un’altro laboratorio?
grazie
Andrea C.
Gentile Andrea, bisognerebbe valutare meglio i valori ottenuti dal Breath test, dire semplicemente positivo non dà molte informazioni.
Può provare a fare una dieta priva di lattosio per almeno 15 gg evitando anche i prodotti delattosati e vedere se i sintomi che ha (che sono quelli tipici di intolleranza al lattosio) si riducono. Inoltre è consigliabile assumere fermenti lattici senza lattosio per riequilibrare la sua flora.
Prima di fare il breath test ha seguito una dieta apposita? Nei 15 gg prima del test ha evitato l’assunzione di determinati farmaci come antibiotici, lassativi ecc?
Salve vorrei sapere se mio figlio 2 anni potesse essere intollerante al latte!!! Subito dopo pranzo o dopo il riposino pomeridiano fa la cacca molle molle… mentre la mattina è normale… grazie
Buongiorno, è difficile dire se suo figlio è intollerante al lattosio con queste informazioni, provi a chiedere al suo pediatra in modo da indagare con analisi specifiche.
Buonasera, vi scrivo xké ho il dubbio che mia figlia possa essere intollerante al lattosio. Da qualche mese io ho fatto le intolleranze x sospetto al lievito ed è venuto fuori anche il lattosio… io le ho fatte in farmacia, con tutti i limiti del caso, ma senza lievito e lattosio mi sento decisamente meglio! Ora, x mia figlia (10 anni), xò, vorrei un test accurato… quale posso fare? È possibile sia ereditario?
Inoltre, vorrei specificare, e chiedo scusa se mi dilungo, che non sono mai stata magra, ma ora sono abbastanza in forma, mia figlia, invece, nata prematura e piccola x l’età gestazionale, si è sempre mantenuta proporzionata, ma magra e piccolina… negli ultimi due anni, xò, ho notato aumento di peso e flatulenza, mentre prima era più stipsi… possono le cose essere correlate? È possibile che lo scarso accrescimento intrauterino dipendesse dalle mie intolleranze? La bassa statura che permane e sembra essere ritardo di crescita, può essere legato a qualcosa di alimentare?
Mi scuso per il post lungo e vi ringrazio x ciò che fate.
Buonanotte
Buongiorno Amalia,
i sintomi che lei ha descritto possono essere correlati a qualche intolleranza, come quella al lattosio. Sicuramente analisi appropriate sono necessarie per escludere o confermare queste ipotesi. Le consigliamo di fare un breath test per lattosio e magari anche le analisi per la celiachia se non le ha mai fatte. Consulti il suo pediatra per avere maggiori delucidazioni. Il test che lei ha seguito purtroppo non ha valenza scientifica. Tali tipi di intolleranze sono ereditabili.
ciao,
anch’io come Stefano ho scoperto di essere intollerante attraverso l’esame del sangue.
è un test valido secondo Voi?
grazie mille per la risposta
I test ematici “generici” ovvero venduti per diagnosticare intolleranze alimentari non sono test indicati per diagnosticare intolleranza al lattosio e non sono stati ritenuti validi dalla comunità scientifica.
Saluti,
L’intolleranza al lattosio può essere curata/alleviata con gli antistaminici?
Grazie
No non si tratta di una manifestazione allergica.
Buongiorno,
grazie per la risposta.
Il test sul sangue prevedeva il controllo del glucosio prima e dopo aver ingerito del lattosio in polvere.
A partire da una settimana prima del breath test ho eseguito la dieta prescritta dall’ospedale.
Ho il dubbio su quale dei due metodi è il più veritiero.
grazie e saluti
Buongiorno,
un paio d’anni fa ho effettuato un test per l’intolleranza al lattosio attraverso il sangue, risultato positivo.
ho fatto qualche mese fa il breath test, ma è risultato negativo.
i sintomi sono presenti e mi sembra di stare meglio quando non consumo alimenti contenenti lattosio anche se non spariscono. Ma qual’è il test più affidabile? Voi non menzionate nemmeno il test attraverso il sangue. Può essere che sono intollerante a qualcos’altro?
Grazie
Buongiorno Stefano,
il test genetico per intolleranza al lattosio può essere fatto anche da prelievo di sangue ma non penso sia quello che ha eseguito lei dalla sua descrizione. Il breath test ncessita di un’adeguata preparazione a partire da alcuni giorni prima dell’esame, altrimenti può dare esito falsato. Il test che lei ha fatto indicava positivo lattosio o latte? Per capire l’origine della sua intolleranza serve un’anamnesi più completa così è difficile.
Buonasera, qualche giorno fa ho fatto il breath test per il lattosio ed è risultato positivo. Il valore più alto era di 112 ppm dopo 2 ore. Di che grado di intolleranza si tratta ? Può andare via con il tempo? Grazie.
Gentile Mariagrazie, non esistono valori standard per riconoscere un’intolleranza bassa, media, alta. Si possono commentare i valori ottenuti con il breath test in base anche ai suoi sintomi. A prima impatto, leggendo il suo valore massimo, potrebbe sembrare un’intolleranza medio-alta ma come specificato serve un quadro più dettaglaito per esprimere un parere sul suo grado di intolleranza. Il breath test serve a capire se a livello intestinale non digerisce lattosio, ma potrebbe essere un’intolleranza transitoria dovuta ad altre cause. Per capire se si tratta di un’intolleranza permanente deve effettuare il test genetico.
Buongiorno,
ho appena ritirato il referto del Breath Test per l’intolleranza al lattosio e la situazione è la seguente:
Basale 12 ppm
dopo 30 min. 14 ppm
dopo 60 min. 13 ppm
dopo 90 min. 128 ppm
dopo 120 min. 150 ppm
dopo 150 min. 116 ppm
dopo 180 min. 77 ppm
Risultato: POSITIVO
L’intolleranza è elevata? Non riesco a trovare il range di riferimento per cercare di capire se può essere considerata un’intolleranza lieve, media o grave.
Grazie per la disponibilità.
Genile Viviana, non esistono valori standard per riconoscere un’intolleranza bassa, media, alta. Si possono commentare i valori ottenuti con il breath test in base anche ai suoi sintomi. Leggendo così i suoi valori, ha un valore basale già abbastanza alto (potrebbe essere il segnale di una SIBO, Sindrome da sovracrescita batterica nel tenue) e il valore più alto (si deve considerare sottratto del valore basale, 150-12=138 ppm) lo presenta dopo due ore quindi potrebbe sembrare un’intolleranza medio-alta, ma come specificato serve un quadro più dettaglaito per esprimere un parere sul suo grado di intolleranza. E’ necessario il parere di un gastroenterologo esperto.
Buongiorno a tutti e complimenti! Finalmente un posto dove ci si sente accolti. Essere intolleranti al lattosio non è facile. Premetto che la mia è un’elevata intolleranza per cui anche i prodotti classificati senza lattosio mi danno problemi. Anche assumendo gli integratori di lattasi prima di un cibo potenzialmente “pericoloso” ho ugualmente molti effetti collaterali. Riporto la mia esperienza per aiutare altri. Nel mio caso l’intolleranza si è manifestata con coliche addominali tanto da finire in pronto soccorso più di una volta. L’ultima volta che ci sono stata ho trovato un “angelo” che mi ha fatto fare tutti gli esami necessari e alla fine ha valutato l’ipotesi intolleranza al lattosio. Da quando l’ho eliminato sto benissimo. La difficoltà è la vita sociale o di relazione. Mangiare fuori è un problema perché il lattosio è ovunque e vieni visto come un “appestato” se chiedi al cameriere “scusi contiene lattosio?”. Non parliamo poi di andare in vacanza o se per lavoro non puoi rientrare a casa.Spero che in futuro si ponga più attenzione a questa intolleranza e vengano adottate le conseguenti politiche.Grazie per ciò che fate.
Eleonora grazie per il tuo commento, molto carino e reale. Stiamo lavorando proprio al progetto “Mangiare fuori casa”, a breve molte novità!
Sono un genitore di un figlio di 30 anni soggetto all’intolleranza al lattosio.
Sono stupito dall’elevato numero dei soggetti colpiti.
E mi sembra incredibile che non si sia andati ad organizzare un piano nazionale di ricerca, a livello internazionale o /Europeo per la creazione di un “vaccino” genetico, per l’intolleranza al lattosio, per risolvere questo disturbo.
Chiedo cortesemente alla vostra Associazione di farsi carico di questo problema a livello nazionale ed europeo.
L’intolleranza al lattosio è molto diffusa proprio per una predisposizione genetica altrettando comune. Il non digerire lattosio in età adulta sarebbe la condizione normale, poi per un fenomeno evolutivo circa metà della popolazione riesce a digerire lattosio anche in età adulta. Questo spiega la grande diffusione di questa intolleranza. Stiamo lavorando proprio per migliorare la vita dei soggetti intolleranti al lattosio. Grazie per averci contattato.
Buonasera. Da circa un mese e mezzo ho scoperto di essere completamente intollerante al lattosio(c/c) e da quando l ho eliminato sto meglio,anche se non bene,il problema è che però lo assumo ancora per pasticche per una malattia cronica. Vorrei sapere se devo eliminarlo anche dai farmaci che assumo e se i problemi che continuo ad avere legati all intestino sono causati dai farmaci. Molti medici mi hanno detto che nn occorre eliminare il lattosio dai farmaci perché sono quantità minime e non danno noia.
Grazie per l attenzione!
Gentile Federico, è possibile che il periodo di disintossicazione che bisogna fare dopo esito positivo del test è ancora troppo breve per la scomparsa totale dei sintomi. Per quanto riguarda i farmaci può provare a vedere se esistono dei sostituti senza lattosio. Se riesce ad elimare tutto ciò che contiene lattosio dalla dieta potrebbe lasciare i farmaci e vedere se hanno comunque effetto. In sè un farmaco che contiene lattosio in piccole quantità non crea problemi, se però assunto in modo cronico potrebbe causare l’effetto sommatorio .
Buongiorno , da tre mesi circa ho scoperto di essere intollerante al lattosio e da quando ho seguito una dieta sto meglio . L’unico disturbo che non mi abbandona è una grave stitichezza . Vi chiedo gentilmente se ci fosse una terapia per riequilibrare la peristalsi. Grazie patrizia
Buongiorno Patrizia,
dopo la diagnosi, oltre alla dieta alimentare, ha anche assunto fermenti lattici senza lattosio?
Sono un ottimo aiuto, necessario a ripristinare le condizioni ottimale della propria flora batterica.
Buongiorno, dove posso trovare la lista dei formaggi stagionati dove il lattosio è più o meno assente? Grazie
Buongiorno Alessandro, i formaggi stagionati che contengono lattosio prossimo allo zero sono il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, questi sono stati dimostrati con analisi accurate. Il resto dei formaggi stagionati dipende, ad esempio l’emmental va bene.
buongiorno,
ho fatto il breath test e sono risultata non intollerante al lattosio ma ormai da anni quando bevo latte, mangio latticini o assumo farmaci contenti lattosio sto malissimo (ed ho diarree infinite). Sono molto abbattuta perché a questo punto non capisco quale sia il problema.
Cordiali saluti
Ciao Antonella, a me è successa la stessa cosa (sarà il nome?!); ho effettuato il breath test al lattosio, risultato negativo. Io sono stata malissimo dopo il test, e sto male quando assumo latticini, o non li digeriscono ad esempio il latte, o in tutti gli altri casi (panna, mozzarella ecc.) ho anche io diaree infinite e gonfiore.
Parlando con il mio gastroenterologo mi ha riferito che (altri casi successi a lui personalmente) il breath test rileva l’idrogeno mentre io è possibile che produca anidride carbonica e di conseguenza questo test risulta negativo. Lui ha comunque dato più peso al fatto che io sia stata male dopo il test! In ogni caso se assumo latticini sto male perciò avevo già di mia iniziativa ignorato il risultato del test continuando ad evitare di assumere tali cibi, anche se non è facile.
Antonella è probabile che il tempo di durata del breath test (solitamente 3-4 ore) non sia stato sufficiente a manifestare la sua intolleranza. Inoltre la concentrazione dell’idrogeno nel proprio espirato dipende da diversi fattori come:
– la velocità del transito intestinale, se è lenta è possibile che le ore non siano sufficienti
– da quanto idrogeno e quindi metano è in grado di produrre il proprio microbiota, se è metanogenico il test dà unn falso negativo.
In aggiunta il test potrebbe essere risultato negativo perchè il giorno precedente non si eseguita una dieta corretta o antibiotici e altri farmaci nelle settimane antecedenti il test.
Buon pomeriggio oggi ho scoperto di essere intollerante al lattosio con i seguenti valori DoB è di222 ppmH2 che grado di intolleranza e……come mi devo comportare
Salve, oggi ho fatto il test e sono positiva, è un giorno che sto malissimo tra l’altro, a causa del lattosio ingerito. Desideravo sapere, qualora possibile, se l’intolleranza al lattosio può provocare aumento di peso.
Grazie mille in anticipo.
Lucia Sampietro
Buonasera Lucia,
non è dimostrato un aumento di peso legato all’intolleranza al lattosio. Può causare sicuramente gonfiore addominale.
Le consiglio di leggere il nostro sito e i nostri approfondimenti e rimaniamo a disposizione!
Buonasera, ho appena fatto il test del lattosio e sono positiva al 43%…avevo capito da tempo che c era qualcosa che non andava, sin da piccola ho avuto problemi con pancia gonfia ma accreditavo tutto al mio mangiare troppa cioccolata….poi con verdure e frutta peggiorava ancora di piu… ora ho smesso di mangiare sia dolci che derivati del latte..come leggo da altri il parmigiano come il grana non mi gonfia…..ora devo capire anche cosa assumere per compensare la mancanza di questi alimenti e come verdure cosa assumere si e cosa no. Grazie per il tempo che mi dedicate nel leggere il mio messaggio. Elena
Buonasera, volevo sapere se lo speck e il guanciale contengono lattosio.
Per quanto riguarda le verdure, ce ne sono con il lattosio?
Grazie anticipatamente.
Buonasera Maura,
è sempre meglio controllare attentamente le etichette poichè abbiamo trovato in commercio speck e guanciale contententi lattosio o derivati del latte.
La verdura, se fresca, è priva di lattosio.
Ma siamo sicuri che il maiale non contenga lattosio? Perché a volte ho delle strane avvisaglie quando mangio la carne di maiale, specialmente le bracioline, anche di vitello. Sono intollerante da quando avevo 12-13 anni e ora ne ho 21.
No la carne di maiale (nè di vitello) non contiene lattosio.
Salve a tutti,
a seguito di continui problemi di reflusso gasto-esofageo, un anno fa, precisamente a Luglio 2015, ho fatto il classico test per le intolleranze alimentari, dove, tra le varie intolleranze rilevate, c’era quella a latte vaccino! Tolto completamente latte vaccino con assunzione di latte di capra, pecorino e formaggi di capra fino a Dicembre, quindi 5 mesi, la situazione era nettamente migliorata, sempre pancia gonfia, ma acidità di stomaco zero! Solo che l’intolleranza, a seguito di ulteriori test, rimaneva presente. Tutto questo mi ha portato a fare il test genetico in cui sono risultata geneticamente intollerante al lattosio.
Devo dire che i miei unici sintomi sono sempre stati reflusso e pancia gonfia. Ed il reflusso, non considerato un sintomo primario di questo tipo di intolleranza, mi veniva continuamente associato ad altri problemi.
Mia cugina, dietista e colei che mi ha aiutato nei vari test, mi ha consigliato di non togliere completamente gli alimenti con lattosio, ma di cercare il mio limite. A seguito di questo risultato, ho smesso di assumere il latte di capra e i vari formaggi di capra/pecora e quel poco di latte che assumo è di nuovo vaccino. Generalmente assumo latte senza lattosio, ma comunque i sintomi del reflusso è tornato. Ora mi domando, assumo degli alimenti senza lattosio, al massimo uno yogurt greco al giorno e ho di nuovo un reflusso tremendo e prima che assumevo latte di capra e formaggi non vaccini, quindi contenenti lattosio, la situazione era migliorata. Come è possibile? So che il test genetico è più che valido, ma sinceramente è molto strano. Qualcuno ha per caso casi simili al mio?
Io ho fatto il breath test nel 2012 rusulto intollerante, però se mangio formaggio di capra o pecora non ho sintomi. Potrebbe essere un problema solo x il latte vaccino? Grazie 1000 Roberta
il Breath test non valuta l’allergia alla proteine del latte vaccino, ma il malassorbimento di lattosio. Il lattosio è contenuto nei diversi tipi di latte (mucca, capra, pecora, asina ecc) nelle stesse quantità circa. L’allergia alla proteine del latte vaccino si valuta con altri esami, provi a chiedere al suo medico.
Buongiorno, se dopo 3 mesi di astensione dall” assunzione di prodotti con lattosio al breath test risulta un valore basale di 1 ppm e piccoli max di 36 cosa significa? Intolleranza di che livello? Si parla di intolleranza con un picco di 20 ppm, è corretto?
Grazie
Si dichiara intolleranza al lattosio se il picco massimo osservato con il breath test supera i 20 ppm. Dalla curva dei valori ottenuti è possibile osservare e commentare l’esito complessivo del test, ovvero se i valori sono eccessivamente alti o meno. Nel suo caso il valore massimo ottenuto è 36 quindi è possibile dedurre un’intolleranza medio-bassa. Ci teniamo a precisare che non ci sono valori di riferimento per cui si possa definre intolleranza bassa, media e alta.
ho appena scoperto che mia figlia è intollerante geneticamente al lattosio , i prodotti venduti con la dicitura “senza lattosio” li può consumare liberamente? il parmigiano stagionato per più di 24 mesi è vero che è senza lattosio? avete anche voi come l’associazione per la celiachia un prontuario per sapare quali prodotti sono garantiti senza lattosio? grazie.
Si può consumarli, magari provi a vedere la soglia di tollerenza di sua figlia. In commercio esistono prodotti senza lattosio, ovvero delattosati, con conteneuto di lattosio inferiore allo 0.1% o inferiori allo 0.01%, solitamente sono meglio tollerati quelli 0.01%. Il parmigiano va bene se stagionato 30-36 mesi. Stiamo lavorando per creare il prontuario di prodotti senza lattosio.
Salve sono un allergologo e mi occupo anche di intolleranza al lattosio. Scrivo per far presente quella che e’ la mia esperienza personale riguardo ai prodotti delattosiati. Sono molti i pazienti intolleranti al lattosio che in realtà non tollerano questi prodotti lattosio zero o senza lattosio. Certo e’ probabile che un accumolo di questi prodotti che un po di lattosio per ml ne contengono,in pazienti che verosimilmente producono poca lattasi sia in grado di determinare sintomi. Invece pazienti diciamo meno intolleranti riescono a tollerarli. Trovo però quotidianamente riscontri più negativi che positivi legati all assunzione di questi prodotti….personalmente trovo fuorviante la dicitura senza lattosio o lattosio zero e non la approvo. Dott Stefano minetti
Grazie, certo sarebbe più semplice se ci fosse un elenco ufficiale con i cibi contenenti il lattosio come accade ad esempio per la celiachia. Almeno per me, mi aiuterebbe a capire meglio i confini. Ad esempio come la mettiamo con la frutta e la verdura? Se una persona volesse tenersi totalmente a distanza dal lattosio quali deve scegliere? Grazie.
Stiamo lavorando a questo progetto, il nostro obiettivo è creare un elenco di prodotti garantiti senza lattosio.
La frutta e la verdura non contengono lattosio.
Rimaniamo a disposizione.
Buongiorno mi hanno detto di stare attenta anche ai legumi, ma non ho capito se comprendono i secchi o i freschi, o comunque quali. Vorrei anche sapere come valutare la carne degli animali da latte e giovani, come il maialino, il capretto,l’agnellino o il manzo giovane, non bovino adulto. Grazie.
Gentilissima Silvia,
per quanto riguarda le carni degli animale da latte essendo mammiferi sono in grado di digerire lattosio anche da cuccioli.
Per i legumi invece non contengono lattosio ma potrebbero causare sintomi simili a quelli dell’intolleranza al lattosio in persone che presentano ad esempio la sindrome da colon irritabile, colite,etc.. dovuta anche ad altre cause.
Rimaniamo a disposizione.
[…] Fonte: AILI […]
Buongiorno avrei una domanda.
Non sono celiaco ma ho i villi appiattiti.ho sempre la pancia gonfia stanchezza cronica e muco bianco in bocca e nelle feci.sono sempre statico e ho sempre allergia e stato infiammatorio perenne.inoltre soffro di iperinsulinemia.tutti questi sintomi possono essere generati da una eventuale intolleranza al lattosio?grazie
Buongiorno Angelo, questi sintomi potrebbero essere quelli di intolleranza al lattosio, a parte l’iperinsulinemia. Le consiglio un consulto con il suo medico.
Salve …. Ho scoperto da un mese la mia intolleranza al latte tramite il test genetico ….. Sono completamente priva della lattasi!!
Ho 40 anni?!? Ho sempre mangiato un infinita di cose che contenevano lattosio …. La domanda è ….. Per 40 anni mi sono avvelenata?!?
Sto iniziando la disintossicazione ma è molto dura!!!
Buongiorno,
Non ha mai avuto sintomi prima come gonfiore, digestione lenta, disturbi intestinali ecc. che si sono manifestati in forma lieve all’inizio e poi aumentandone la frequenza e l’intensità?
La sua intolleranza al lattosio, data la mancanza di lattasi a livello genetico, si manifesta quando la lattasi non viene più prodotta, il suo “spegnimento” è geneticamente programmato. Da dati scientifici la lattasi inizia a diminuire dopo lo svezzamento per poi arrivare a livelli bassi se non nulla in età adulta, se si è intolleranti in forma primaria ossia genetica.
La disintossicazione è fondamentale! Sia costante e vedrà che alla fine ne trae benefici!
Buongiorno
faccio parte del 15% delle persone che ha il gene per la lattasi mutato in omozigosi (C/C) non tollero in alcuna quantità, anche minima, il lattosio.
Sono in attesa di un bambino e mi chiedevo se, visto quanto sopra, c è la quasi certezza che anche mio figlio possa essere intollerante con entrambe le mutazioni C/C.
Grazie
Buongiorno, la certezza no, dipende anche dal genotipo del padre. Può far fare a suo figlio il test genetico a partire dai due anni di età.
legete lo studio fatto dal universita di sassari dove si vede chiaramente che i formaggi di pecora sardi sono a bassisimo contenuti di lattosio anche con poca stagionatura quindi ottimi per noi intolleranti
La ringrazio per l’utile informazione. Appena possibile faremo un approfondimento su questo interessante aspetto.
grazie per la risposta
Buonasera , per le aziende è obbligatorio scrivere la presenza di lattosio anche se in piccolissima parte? E se troviamo il classico caso che ci indica la probabile presenza di latte , uova o noci perchè prodotto in uno stabilimento che ne usa ,come dobbiamo comportarci ? Escludiamo a prescindere questi prodotti dalla nostra spesa? Grazie
Buongiorno Sig.Gianluca,
le aziende sono obbligate a scrivere per legge qualsiasi ingrediente presente all’interno del prodotto. Inoltre la scritta “può contenere tracce di latte o derivati” che si trova ormai su ogni alimento che non contiene latte o derivati, ma prodotto in uno stabilimento che utilizza come materie prime latte o derivati per produrre altri alimenti, è un modo con cui l’azienda si tutela, poichè in caso di problemi (da contaminazione) non ne sono responsabili. Ciò nonostante questi prodotti non sono da escludere dalla dieta. Le scrivo sia in qualità di membro dell’associazione sia in qualità di soggetto intollerante al lattosio, quindi per esperienza personale questi prodotti si possono acquistare.
Resto a disposizione per ulteriori domande.
Cordiali saluti,
Maria Sole Facioni